Il trend della sostenibilità sta facendo nascere l’esigenza di poter confrontare o effettuare gli investimenti in base a nuovi indici o benchmark, per l'appunto sostenibili. Tali indici dovrebbero o, meglio, devono, selezionare emittenti virtuosi sotto il profilo delle pratiche sostenibili adottate. Quando si parla di pratiche sostenibili ci si riferisce generalmente all’attenzione, da parte delle aziende oggetto di investimento, a questioni ambientali, sociali e di governo d’azienda - i cosiddetti fattori ESG (Environmental, Social and Governance).
A ottobre 2021 Euronext e Borsa Italiana, in collaborazione con l’agenzia di rating Vigeo Eris, hanno lanciato l’indice di sostenibilità sul mercato nazionale italiano: il MIB ESG. L’indice individua i migliori 40 emittenti italiani quotati sull’MTA (Mercato Telematico Azionario) che adottano le migliori pratiche ESG.
Come si selezionano le aziende migliori?
Per selezionare le migliori 40 aziende che costituiscono il MIB ESG è utilizzata una metodologia che prevede:
a) l’esclusione a priori di emittenti non compatibili con i fattori ESG, ossia non in linea con i principi del Global Compact delle Nazioni Unite e/o produttrici di tabacco, carbone, bitume (es. asfalto per strade), armi per civili e controverse;
b) l’individuazione degli emittenti con un elevato grado di liquidità, ossia le 60 aziende le cui azioni hanno una elevata frequenza di scambi;
c) e la relativa valutazione della sua performance ESG, ossia il calcolo del punteggio ESG assegnato a ciascun emittente sulla base all’attenzione ad ambiente, diritti umani, risorse umane, comunità, comportamento dell’azienda stessa e corporate governance.
Alle 60 aziende con il più elevato grado di liquidità si assegna quindi un punteggio ESG e, a questo punto, entrano a far parte dell’indice solo le 40 con il punteggio più elevato. Se due aziende dovessero presentare lo stesso punteggio, si seleziona l’azienda con un flottante più ampio.
Quanti emittenti possono essere inclusi nell'indice?
Non esiste un numero massimo di emittenti che è possibile inserire nell'indice. Ogni singola azienda selezionata non può pesare più del 10% sull’indice, proprio per garantire un adeguato livello di rappresentatività del mercato di riferimento: ad esempio potrebbero essere selezionate 10 aziende che pesano il 10% ognuna e non 5 che pesano il 20%.
Chi sono gli emittienti attuali?
Qual è il peso dei primi 10 settori?
Per premiare le società le cui performance ESG siano migliorate in misura sufficiente, la composizione dell'indice è rivista con frequenza trimestrale.
A cosa può servire il MIB ESG?
Il MIB ESG è fondamentale per la costruzione e valutazione di prodotti finanziari sostenibili, quali possono essere fondi attivi ESG oppure ETF ESG. La domanda di prodotti finanziari sostenibili, infatti, è sempre più robusta e un indice di mercato come il MIB ESG consente agli investitori di valutare in maniera più precisa la bontà dello strumento acquistato oppure che è stato offerto loro dai consulenti finanziari. A titolo esemplificativo, è possibile valutare se il prodotto acquistato offra un peggiore, migliore o uguale rapporto rischio-rendimento rispetto all'indice.
Se l'articolo ti è piaciuto:
CONDIVIDI!
Quest'articolo è stato scritto a titolo esclusivamente informativo; non costituisce sollecitazione, offerta, consigli, consulenza o raccomandazione all'investimento in quanto tale non vuole incentivare in nessun modo l'acquisto di assets. Si ricorda che qualsiasi tipologia di assets deve essere valutata in modo approfondito da più punti di vista, quindi ogni decisione di investimento e il relativo rischio rimangono a carico dell'investitore.